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Escursionismo

appassionati di alpinismo trovano in Valle Gesso un terreno molto favorevole: Tutte le principali cime delle Alpi Marittime, dall’Argentera al Gelas, possono essere salite lungo vie normali di limitato impegno. Fa eccezione il Corno Stella

Un itinerario assai apprezzato per il traffico poco elevato (eccetto le domeniche di luglio e agosto) e la bellezza dell’ambiente, è quello che sale alle Terme di Valdieri. Molto piacevole il tracciato: la provinciale percorre tutto il fondovalle, sino a San Lorenzo di Valdieri, per poi affrontare un tratto con pendenze più accentuate ma che comunque richiedono uno sforzo fisico limitato. Anche San Giacomo di Entracque rappresenta una meta consigliabile. Il tracciato si sviluppa su pendenze medie, il fondo della strada è buono; unico neo la limitata larghezza della carreggiata: meglio evitare questo percorso nelle domeniche di piena estate. Tra le Valli Gesso e Stura si snoda un anello molto interessante, che valica la costiera spartiacque alla Madonna del Colletto. Segnato da pendenze abbastanza accentuate, viene percorso generalmente nel senso di Borgo San Dalmazzo Valdieri Bestiona Borgo San Dalmazzo. Nel 1999 il colle è stato attraversato in direzione opposta dal Giro d’Italia. Con la mountain bike l’itinerario più classico della Valle Gesso è quello che sale ai laghi di Valscura . Si parte dalle Terme e si segue una strada ex militare, dal fondo a tratti sconnesso che rende piuttosto faticosa sia la salita sia la discesa. Meta intermedia di tutto rispetto è il Piano del Valasco.

CICLOTURISMO E RAMPICHINO

Alpinismo e arrampicata

 
 
 
 

Quota di partenza (m): 1350
quota massima (m): 2420
dislivello complessivo (m): 1550
lunghezza (km): 34

copertura rete mobile
no operato : 0% di copertura

 

 

località partenza: Terme di Valdieri (Valdieri , CN )

 

punti appoggio: Rif. Questa, Casa Caccia Valasco

 

bibliografia: Mountain bike sulle strade militari alpine di Guido Ragazzini edizioni Mulatero/1991

 

note tecniche:


E’ un giro per amatori, con molto portage, lunghi traversi in quota, e discese non certo su single track a biliardo: l’ambiente è però di eccezionale bellezza, e almeno una volta la celebre mulattiera lastricata di Valscura deve essere percorsa in sella!
Prevedere 6-7 ore, di cui 2 e mezzo-3 spingendo o portando la mtb. In senso opposto la ciclabilità è ancora minore.

 

Descrizione itinerario:


Da Terme di Valdieri si risale su asfalto prima e sterrato poi fino a Pian della Casa, dove si abbandona la strada, che finisce poco dopo, per imboccare, a sinistra, la mulattiera verso i Colli Ciriegia, Fremamorta ed il Colletto del Valasco (ignorare la prima deviazione, al Gias delle Mosche, per i laghi di Fremamorta). Pochi metri in sella e poi non c’è storia: a spinta o in spalle, non si pedala praticamente più fino al Lago Superiore di Fremamorta (ogni tanto 50 metri in sella regalano un’illusione di pedalata..), che si raggiunge seguendo la traccia principale, ben segnalata, che lascia prima la mulattiera per il Colle Ciriegia, poi il sentiero per il Colle di Fremamorta ed infine la traccia verso il lago mediano.
Giunti nei pressi del lago Superiore, ci si congiunge all’ex carrellabile militare Valscura-Fremamorta, che si segue verso destra, con qualche saliscendi ed un’ultima rampa, molto pietrosa, che porta al Colletto del Valasco. Non resta che scendere, praticamente tutto in sella su fondo molto smosso, fino al bivio con il sentiero che scende diretto sul Valasco via Valle Morta, dove si ricomincia a salire, poco in sella e molto a piedi, lungo ciò che resta della militare, ridotta a un sentiero (e a volte manco quello). Ignorato il bivio per il Rifugio Questa, si prosegue incontrando di lì a breve il tratto più spettacolare, il perfetto lastricato, in ottime condizioni e ciclabile al 100%. Giunti su un colletto poco più in alto del Lago inferiore di Valscura, non resta che buttarsi in discesa lungo la militare, scorrevole nella parte alta e molto, molto sconnessa in basso (tra il piano superiore del Valasco e le Terme la strada è molto degradata, e senza una full si fa davvero fatica).

E’ possibile anche il percorso in senso inverso; con un dislivello di circa 1300 m. ed una ciclabilità, sia in salita che in discesa pari all’80%.
Da Terme di Valdieri su sterrato si raggiunge il bellissimo Pian Valasco dove sorge il rifugio Valasco, ex Reale Casa di Caccia, 1764 m.; si prosegue sullo sterrato che, dopo il pianoro, con una serie di tornanti e tratti non sempre agevoli, anche per alcune piccole frane, arriva al Lago Inferiore di Valscura.
Dal lago, volgendo alla sua sinistra, si prosegue su un tratto poco ciclabile e si sale ad un colletto; dopo una breve discesa si prosegue su un tratto in cui la mulattiera diventa un selciato perfetto e spettacolare.
Si perviene quindi al lago del Claus; poco oltre, in discesa, si perviene ad un bivio e si prosegue, alcuni brevi tratti sono poco ciclabili, su uno sterrato, che attraversa la parte inferiore del bellissimo Vallone del Prefouns, fino ad un bivio posto a quota 2169 m. circa.
Da questo punto si volge a destra e si risale, si alternano tratti ciclabili e non, al colletto del Valasco 2429 m.; da qui in discesa sul lago di Fremamorta.
Poco oltre alcune casermette si volge a sinistra prendendo il sentiero che scende nella Valle della Valletta.
Il sentiero inizialmente ciclabile via via diventa ostico, tratti in S2 E S3, e occorre in più occasioni accompagnare la mtb per arrivare al Gias delle Mosche. Quindi su facile sterrato si rientra a Terme di Valdieri.

 

 

 

 

Valdieri - 1390m (0.5 km)

Diga del Chiotas - 2020m (7.1 km)

 

Itinerari nei dintorni.

 

Valasco (Colletto del) da Terme di Valdieri, anello per i Laghi di Fremamorta e Valscura - (0 km)

 

Claus (Lago del) e Laghi di Valscura da Terme di Valdieri, discesa dal Rifugio Questa - (0 km)

 

Druos (Bassa del) - Colle di Fremamorta giro da Terme di Valdieri - (0 km)

Gli appassionati delle ruote grasse trovano nelle valli del Parco un' ampia gamma di percorsi da fare in giornata. Chilometri di piste e sentieri per pedalare immersi in una natura straordinaria, tra valloni e pianori che portano profondamente incise le tracce dei modellamenti operati nei secoli da generazioni di montanari. Alcuni degli itinerari qui proposti si snodano lungo piste ciclabili e strade secondarie poco trafficate, ideali per le famiglie e i principianti. Le mete in quota, riservate ai ciclisti più esperti e allenati, seguono i famosi “sentieri del re”, mulattiere e strade ex militari, capolavori di ingegneria militare che salgono verso i grandi spazi delle Marittime, penetrando nella loro anima più profonda e selvaggia.

 

 

Valdieri - Roaschia - Valdieri


Distanza: 14 km (A/R); dislivello: 200 m; difficoltà: facile
Una pedalata su sterrato lungo il fiume e attraverso la Riserva delle Grotte del Bandito, famose per i ritrovamenti di resti di orso delle caverne. Da piazza Regina Elena (punto noleggio Parco Bike c/o bar Sport) si scende lungo via Marconi e si attraversano i ponti sul torrente Gesso. Giunti alle peschiere si tiene la sinistra (fontana) e si segue la sterrata che conduce a Tetti Lombard. Si lascia la rotabile a sinistra che entra nell'abitato e si raggiunge la zona delle grotte. Una breve salita porta a Tetto Bandito. A questo punto si attraversa il torrente e si sale su asfalto lungo una corsia dedicata, ma non protetta, a fianco della provinciale fino a Roaschia. Paese di pecore da latte e pastori transumanti, conosciuto per la sorgente Dragonera e per i “tajarin”, le tagliatelle tradizionali. Rientro l'itinerario di andata o raggiungendo Andonno per ritornare a Valdieri seguendo la provinciale.

Valdieri - Entracque - Valdieri
Distanza: 11 km (A/R); dislivello: 250 m; difficoltà: facile
Percorso di collegamento tra i due centri turistici della Valle Gesso: si snoda su tranquille strade secondarie e su pista ciclabile (sterrata e asfaltata). Si segnalano la pericolosità dell'attraversamento della provinciale nei pressi della cappella di Santa Croce e un tratto ripido lungo meno di 100 metri dopo il ponte Murato (inizio dei tornanti che salgono alla piana di Entracque). Lungo l’itinerario da vedere: le graziose cappelle di Santa Croce e di San Giovanni con resti di affreschi quattrocenteschi e l’antico ponte di Burga. Da non perdere la visita delle due sezioni del Centro “Uomini e Lupi”.

 

 

Valdieri - Andonno - Monte Croce - Valdieri


Distanza: 23,5 km (A/R); dislivello: 850 m; difficoltà: difficile
Un’escursione che profuma di lavanda. Usciti dai castagni e prima di immergersi nella fresca ombra delle faggete, la pista attraversa pascoli assolati ricchi della preziosa pianta officinale, un tempo raccolta dagli andonnesi per usi erboristici.
L’itinerario, piuttosto tecnico e faticoso, parte da piazza Regina Elena (punto noleggio Parco Bike c/o bar Sport), sale verso monte e svolta a destra in via Principe Umberto raggiungendo l'area archeologica. Si scende con un bello sterrato alla provinciale (punto di immissione pericoloso) e si prosegue sino ad Andonno. Si svolta a sinistra a fianco del Bar Miramonti salendo in piazza Sant'Eusebio e proseguendo per Via Soprana (a sinistra) sino all'antica Cappella Madonna del Gerbetto (fontana). Si devia a destra per la rotabile inizialmente asfaltata poi sterrata che guadagna rapidamente quota tra castagni. La pista forestale sale con pendenza sempre sostenuta fino alla displuviale con la Valle Stura dove si devia a destra. Con un bel percorso di cresta si arriva alla Colla del Firet e si raggiunge il panoramico Monte Croce dove sono istallati diversi orologi solari.
Con percorso tecnico su sentiero si scende a Tetto Pilone e si prosegue a divallare sul versante della Valle Gesso sino al Monte dei Cros e in seguito ad Andonno. Raggiunta la provinciale ci si dirige verso Roaschia e a Tetto Bandito si torna a Valdieri per la ciclabile.

 

Terme di Valdieri - Lago inf. di Valscura


Distanza: 20 km (A/R); dislivello: 900 m; difficoltà: difficile
Tra le mete della Valle Gesso è senza dubbio la più prestigiosa. Per raggiungere questo lago (2274 m) da sogno nelle cui acque si specchia l’Argentera ci vogliono un buon allenamento e capacità tecniche. La pedalata su questa "strada del re" è poco scorrevole a causa del fondo pietroso e in alcuni brevi tratti bisogna scendere dalla sella. Ma la fatica è ricompensata dalla bellezza dell’itinerario e degli ambienti che si attraversano.
Da Terme di Valdieri (1370 m) si raggiunge il parcheggio all'imbocco del Vallone di Valasco e si pedala sino al Piano del Valasco al cui centro si trova il rifugio escursionistico ricavato nell'antica casa reale di caccia. Si segue la rotabile che sale ad attraversare le acque del rio Valrossa e con una breve discesa porta al Piano sup. Valasco. Si attraversa il ponte e dopo pochi colpi di pedale un'altra passerella. Ora tornante su tornante si guadagna quota, trascurato il bivio per il rifugio Questa si pedala su un ponticello ai piedi di una cascata. Qualche breve tratto a piedi e si entra nella galleria di Valscura e poi nel Vallone omonimo. La vista di alcune casermette è il segnale che ormai si è prossimi alla meta.

La pratica di quest’attività in Valle Gesso si concentra soprattutto nel periodo primaverile quando le strade di fondovalle sono sgombre dalla neve e permettono di salire in quota. Decine le gite percorribili.

 

Tra le più rinomate:

- Monte Gelàs (dislivello 1950 m). da San Giacomo di Entracque, con possibile pernottamento al rifugio Soria – Ellena. Una vera scialpinistica, che prevede l’utilizzo dei ramponi per salire il canale che sbuca al Balcone dei Gelàs; la bella cresta sommatale viene raramente percorsa.

- Cima Ghiliè (dislivello 1400 m circa). È forse l’itinerario più conosciuto, per la rapidità della salita, che richiese uno spostamento ridottissimo, e per l’opportunità che offre di utilizzare gli sci fino alla tarda primavera. L’ambiente è davvero suggestivo, come il panorama che arriva sino al mare.

- Colle di Ciliegia ( dislivello 950 m circa).facile gita con ampi pendii, percorribili sino a primavera inoltrata.

- Colle di Brocan ( dislivello 1350 m). dal Lago della Rovina si raggiunge l’ampia conca del Lago Brocan e quindi il colle. L’ambiente, molto suggestivo, è dominato da alcune delle più importanti cime del gruppo dell’Argentera.

- Monte Lausetto (dislivello 1600 m). Bella gita con partenza da Tetti Gaina. Entusiasmante il vaso pendio sommatale che offre una discesa ripida e costante su oltre 500 metri di dislivello.Dalla punta, eccezionale panorama sulla pianura.

 

Numerosi sono anche gli itinerari che possono essere percorsi con gli sci da escursionismo e le racchette da neve. In Valle Gesso meritano una segnalazione il Vallone di Desertetto fino al Colle dell’Arpione (dislivello 700 m) e la strada per Esternate, che partendo dal centro di fondo di Entracque sale in direzione di una conca (dislivello 300 m circa) occupata da numerose borgate da tempo abbandonate.

 

Ad Entracque le sciovie del Viver, dispongono di 4 impianti di risalita e circa 5 km di piste. Il centro sci di fondo “Gelàs” offre un comprensorio con oltre 30 km di piste, buona parte delle quali battute sia per la tecnica classica sia per il passo pattinato. Una delle piste è omologata per gare a livello nazionale. Particolarmente suggestiva per gli ambienti attraversati e interessante per le difficoltà tecniche è la Sartaria, che risale il Vallone del Rio Bousset.

 

Cento trentacinque anni fa, il 18 agosto 1879, il reverendo William August Brevoort Coolidge, pastore protestante americano esperto in Alpi, si affacciava al colletto sommitale del più bel canalone nevoso delle Marittime, il "Lourousa" e coi fidi Christian ed Ulrich Almer , guide alpine svizzere, poneva piede - primo della storia dell'alpinismo - sulle vette dell'Argentera, la montagna "regina" delle Alpi Marittime. Ora  quel colletto porta il suo nome.
La punta Gelas di Lourousa (3261 m) è una montagna  delle Alpi Marittime e si trova sul confine tra il comune di Valdieri e quello di Entracque.
Il ghiacciaio contenuto nel canalone è detto Gelàs di Lourousa; da questo la montagna prende il suo nome.

 

mtb: itinerari nei dintorni

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